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Titolo: Matteotti – Gray, scambio di battute alla Camera in attesa della Battaglia di Novara

Autore/i: Renzo Fiammetti

Parole chiave: Giacomo Matteotti, Antifascismo, violenze politiche, Fascismo, Squadrismo, Socialismo, Ezio Maria Gray

Come citare questo articolo: Renzo Fiammetti, Matteotti – Gray, scambio di battute alla Camera in attesa della Battaglia di Novara, in “I Luoghi della storia nel Novarese e nel Verbano-Cusio-Ossola”, A. 1 – N. 2/2024

Crediti foto di copertina dell’articolo: VeeSaraOpera propria, CC BY-SA 4.0, Collegamento

Matteotti – Gray, scambio di battute alla Camera in attesa della Battaglia di Novara

La mattina del 23 marzo 1922 prende la parola alla camera l’onorevole Ezio Maria Gray.

Il discorso, dal titolo Il parassitismo socialista nelle amministrazioni locali,[1] provoca interventi da parte della sinistra, e fra questi quelli di Costantino Lazzari e di Bruno Buozzi. E di Giacomo Matteotti. Il testo dell’intervento, recentemente rivalutato, è importante e rivelatore dell’atteggiamento del fascismo verso le amministrazioni locali. Ma anche fondamentale per comprendere l’importanza che i fascisti attribuiscono ad amministrazioni come quella novarese che, di lì a pochi mesi – nel luglio dello stesso anno – sarà cacciata con la forza dal Palazzo Municipale.

Novara è davvero la chiave di volta del triangolo industriale. Guidata da una amministrazione socialista sin dal giugno 1914, è un esemplare spina nel fianco della montante reazione fascista. Non solo è da anni amministrata da una giunta socialista ma è alla testa di una provincia in cui le amministrazioni socialiste sono insediate nella maggior parte dei Comuni. Gray, nel suo intervento, punta al tema del malgoverno socialista nei Comuni, dell’occupazione del potere amministrativo unicamente per scopi rivoluzionari e non per il bene della comunità amministrate. Gray critica, citandoli, i diversi casi di malgoverno della cosa pubblica. “Povera Italia che ha simili deputati!”[2] è il commento netto di Giacomo Matteotti.

Il livore di Gray contro l’amministrazione del sindaco Giuseppe Bonfantini poggia anche sul tema dei reduci e delle pensioni di guerra, arrivando a denunciare che le pratiche sono ad arte private di documenti da parte del segretario comunale, se il beneficiario è un reduce di nessuna simpatia socialista. Così incomplete, le pratiche sono necessariamente destinate a essere rigettate dall’amministrazione statale, di modo che “possano nascere i germi del rancore in quegli infelici contro la Patria dimentica dei suoi doveri”.[3]

Mentre sul terreno il fascismo affronta a mano armata e con la forza le amministrazioni democraticamente elette, nelle sedi delle istituzioni e verso l’opinione pubblica si ammanta di legalismo e buon governo, di buona amministrazione e di correttezza formale, tutte qualità che, denuncia Gray, mancano alle amministrazioni rosse e a quella di Novara in particolare.

Gray attacca anche sul tema della fiscalità locale, criticando la scelta programmatica di Bonfantini di inasprire le imposte dirette, limitando quelle indirette. Una scelta quasi obbligata per il sindaco novarese, per arginare la crisi economica e salvare il potere d’acquisto dei ceti popolari, scelta che gli vale il livore dei ceti medi e l’aperta ostilità fascista.

Temi che sono presenti nella riflessione politica di Matteotti, che critica duramente il fascismo quando si ammanta di legalità e buongoverno. Fiscalità, il pareggio di bilancio a livello statale… Tutte pose propagandistiche che non reggono all’analisi serrata di Matteotti.

Mancano pochi mesi alla battaglia di Novara e alla successiva marcia su Roma ma l’intervento di Gray è foriero di tutte queste rotture e preparazione all’avvento, manu militari, del regime.

Nota bibliografica

L’intervento parlamentare di Ezio Maria Gray è pubblicato nel suo volume Crescendo di certezze (Pinciana, Roma, 1929).  Sull’amministrazione Bonfantini si veda il saggio Renzo Fiammetti, Il Comune rosso di Giuseppe Bonfantini, Cromografica, Roma, 2008. Sulla battaglia di Novara è sempre attuale il classico saggio omonimo di Cesare Bermani, che ha avuto tre edizioni, due con Sapere (Milano) e una con Derive Approdi (Roma).  Sulla marcia su Roma, ricordiamo il recente contributo di Mimmo Franzinelli, L’insurrezione fascista, Mondadori, Milano 2022. Per un richiamo al discorso di Gray nell’ambito dell’azione politica di Matteotti vedi il saggio di Mirko Grasso, L’oppositore. Matteotti contro il fascismo, Carocci, Roma 2024.

 


Note:

[1] Cfr. E. M. Gray, Crescendo di certezze, Pinciana, Roma, 1929, pp 51- 72.

[2] Cfr. Gray, 1929, p.61.

[3] Cfr. Gray, 1929, p. 65.